Si consuma troppo sale correndo il rischio di soffrire di pressione alta con un conseguente aumento di malattie cardiovascolari e ictus. Per questo l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha emanato nuove linee guida che riducono la quantità di sale giornaliera raccomandata nell'alimentazione e introducono per la prima volta un limite per il potassio. Una persona con alti livelli di sodio e bassi livelli di potassio – spiegano gli esperti dell'Oms – è da considerare a rischio. Tant’è che, aggiungono, gli adulti dovrebbero consumare meno di duemila mg di sodio (contenuti in appena 5 grammi di sale) e almeno 3.510 mg di potassio al giorno. Finora il limite massimo indicato dall’Oms era di 5 grammi per gli adulti, ma il progressivo aumento dei disturbi di natura cardiovascolare induce a consigliare una dose giornaliera di sale ancora inferiore. Per quanto riguarda i bambini la dose deve essere adeguata a peso, altezza ed energia consumata. Contestualmente è la prima volta che l'Oms emana linee guida per il potassio, precisando che la maggior parte delle persone consuma troppo sodio e non abbastanza di potassio.
Il sodio si trova naturalmente in molti alimenti, dal latte (circa 50 mg di sodio per 100 g) alle uova (circa 80 mg/100 g). La principale fonte di sodio nella nostra dieta è il sale, usato come condimento. In molti paesi, l'80% del consumo di sale proviene da alimenti trasformati come pane, formaggio, salse in bottiglia, salumi e piatti pronti. Questo fa sì che, in media, le persone assumano circa 10 grammi di sale al giorno, quindi il doppio del livello massimo indicato dall'Oms. Tra le raccomandazioni dell'agenzia Onu figura in primo luogo l'elaborazione di regolamenti per garantire che i produttori di alimenti riducano i livelli di sale nei prodotti alimentari e le bevande. Ma anche alcune strategie per individui e famiglie, come la rimozione di saliere e salsine dal tavolo.
LA SOLUZIONE? SCOPRI LE PROPRIETÀ BENEFICHE DELL'ACQUA DI MARE