Si svolgerà dal 20 al 26 marzo la XII Settimana mondiale di sensibilizzazione per la riduzione del consumo di sale, promossa dalla World Action on Salt & Health (Wash), associazione mondiale con partner in 95 Paesi dei diversi continenti. Istituita nel 2005, per migliorare la salute delle popolazioni di tutto il mondo attraverso la graduale riduzione dell’assunzione di sale con l’alimentazione, l’iniziativa di Wash mira a incoraggiare le aziende alimentari multinazionali a ridurre il sale nei loro prodotti e a sensibilizzare i governi sulla necessità di una ampia strategia di popolazione per la riduzione del sale. Qui le indicazioni del ministero della Salute
Steralmar è partner del Convegno, promosso dalla Società italiana di nutrizione umana (Sinu), "Dieta Mediterranea e riduzione del consumo di sale: due obiettivi inscindibili e alla nostra portata", 25 marzo 2017, presso la Città della scienza di Napoli.
Un consumo eccessivo di sale determina non solo un aumento della pressione arteriosa, con conseguente aumento del rischio di insorgenza di gravi patologie dell’apparato cardiovascolare correlate all’ipertensione arteriosa, quali infarto del miocardio e ictus cerebrale, ma è associato anche ad altre malattie cronico-degenerative, quali i tumori dell’apparato digerente, in particolare quelli dello stomaco, l’osteoporosi e la malattia renale cronica.
A tal fine, impiegata nell’uso domestico e nella ristorazione, riservadimare® garantisce l’apporto di minerali fondamentali come magnesio, calcio, potassio, fluoro e iodio. È un valido sostituto del sale comune e, per assenza di processi e agenti chimici nella depurazione, entra a pieno titolo nelle diete biologiche e vegane. riservadimare® è quindi un ingrediente fondamentale nell’uso domestico e nella ristorazione, nella cucina tradizionale e creativa, una soluzione naturale in ogni step.
Diminuire la quantità di sodio negli alimenti e ridurre, così, il rischio di malattie cardiovascolari e dismetaboliche che costituiscono una delle principali cause di mortalità. L’input arriva soprattutto dall’Organizzazione mondiale della sanità, che ha avviato una comprensibile campagna di sensibilizzazione alla riduzione di sale comune nella dieta giornaliera. L’obiettivo ambizioso dell’Oms tende a un consumo individuale di sale nella popolazione adulta non superiore a 5 grammi al giorno (pari a 2 grammi di sodio). Il dato riferito all’Italia indica con chiarezza che il nostro paese è lontano dai valori raccomandati: stando ai rilievi del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie del ministero della Salute, il consumo medio quotidiano di un italiano adulto è attualmente di 11 grammi per gli uomini e 9 per le donne, dunque nettamente superiore ai valori raccomandati dall’Oms.
L’acqua di mare – purché microbiologicamente pura – rappresenta il suo migliore sostituto per di più garantendo anche un elevato apporto di sali minerali (fra tutti: calcio, magnesio e potassio). La stessa Oms ha altresì sottolineato l’importanza di incrementare l’assunzione di potassio portandolo a 3,5 grammi al giorno nella popolazione adulta, come buona pratica per ridurre i rischi di malattie cardiovascolari. L’acqua di mare contiene 92 elementi della tavola di Mendeleev, cioè quasi tutti gli elementi esistenti in natura. I sei ioni più abbondanti nell’acqua marina sono: cloruro, sodio, solfato, magnesio, calcio e potassio. Il carbonio inorganico, il bromuro, il boro, lo stronzio e il fluoro costituiscono le altre sostanze disciolte maggiormente nell’acqua di mare.
Lo spray riservadimare® PREMIUM, presentato nel 2013 agli Internazionali d’Italia e Rimini Rhex, ha un impiego trasversale, non solo come “complemento” in cucina. riservadimare® PREMIUM è, difatti, un prezioso alleato del benessere proprio grazie alla possibilità di controllare la quantità di sodio nell’alimentazione. riservadimare® PREMIUM, dosando il sodio aggiunto, permette di insaporire le pietanze con soli 2 mg di sodio per puff (erogazione), quantità nettamente inferiore a quella normalmente assunta attraverso l’impiego di sale comune da cucina anche in versione liquida.
L’acqua di mare, per le sue preziose proprietà e presentando, a parità di peso, una quantità di sodio di circa quaranta volte inferiore rispetto al comune sale da cucina, senza alcuna rinuncia in termini di sapidità dei piatti, può essere considerata una valida risorsa per i professionisti della salute. Può risultare un’alleata nel raggiungere la compliance dei pazienti in tutti quei casi (ipertensione, insufficienza epatica, malattia renale, cardiopatie scompensate, edemi, Sindrome di Ménière, osteoporosi, sindrome metabolica) in cui risulta necessario “imporre” una dieta iposodica. Questa, nella maggior parte dei casi, viene vissuta come un “momento punitivo” che va a stravolgere le abitudini alimentari, e quindi anche di vita. Infatti, chi vede abolire il sale dalla propria dieta spesso non riesce a seguire il nuovo regime alimentare o lo fa con scarsa soddisfazione.